Bonus Giardini
02/03/2018La detrazione del 36% dall’IRPEF riguarda le spese sostenute per le unità immobiliari a destinazione abitativa anche se comprese in un condominio per le seguenti attività:
- sistemazione a verde di aree scoperte;
- realizzazione di recinzioni;
- realizzazione di impianti di irrigazione, ivi compresi eventuali pozzi;
- realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili;
- progettazione e manutenzione se riferibili all’esecuzione degli interventi sopra elencati.
L'Agenzia delle Entrate ha precisato che la detrazione riguarda gli interventi straordinari di sistemazione a verde, con particolare riferimento alla fornitura e messa a dimora di piante e arbusti di qualsiasi genere e tipo. Sembra quindi requisito necessario che l’intervento consista nel rifacimento dell’intero giardino o area interessata, ovvero nella sistemazione a nuovo o nel radicale rinnovamento di un giardino esistente.
Infine, è agevolabile la collocazione di piante e altri vegetali in vasi sempreché tale sistemazione faccia parte di un ampio intervento di sistemazione a verde degli immobili residenziali.
Dalla precisazione dell'Agenzia si evince altresì che la manutenzione ordinaria annuale di un giardino non rientra nell'agevolazione, come pure l’acquisto di piante per interni compresi i balconi.
Spese massima agevolabile
La spesa massima ammessa in detrazione per le persone fisiche è pari a 5.000,00 euro e quindi il recupero fiscale ammonta a 1.800,00 euro in dieci rate annuali.
Modalità di pagamento
Il pagamento della prestazione deve essere eseguito mediante strumenti idonei a consentire la tracciabilità e quindi:
- bonifico bancario semplice;
- assegni bancari;
- assegni circolari;
- bancomat, carte di credito o di debito.
In sostanza, l’unico mezzo di pagamento non ammesso è quello in contanti.
Sull’importo riscosso la banca non opera alcuna ritenuta, diversamente da quanto avviene per le spese di manutenzione detraibili.
Titolarità dell’immobile per il quale si chiede l’agevolazione
Il soggetto che intende usufruire della detrazione può essere alternativamente il proprietario, il locatario o il comodatario.
La detrazione spetta al 50% se l’abitazione è utilizzata promiscuamente per l’esercizio di un'attività di impresa o professionale ed è cumulabile con la detrazione delle spese di manutenzione degli immobili di interesse storico e artistico.
Cosa succede se vendo l’immobile prima di 10 anni o in caso di decesso?
Le rate residue della detrazione spettano all’acquirente, a meno che non venga precisato nel rogito che restano a favore del cedente. In caso di decesso, le rate ancora da recuperare spettano soltanto all’erede che avrà la detenzione dell'abitazione.
L’importo detraibile può comprendere anche l’Iva, che può essere del 10% se la prestazione comprende principalmente la fornitura di piante, oppure del 22% per le altre operazioni relativa alla realizzazione del giardino.