Moratoria mutui e leasing
11/03/2020MISURE URGENTI PER L’ECONOMIA
MORATORIA MUTUI e LEASING
A seguito della costante propagazione del Covid-19, il Governo sta lavorando a misure urgenti per arginare i danni all’economia reale e prevedere incentivi o comunque misure agevolative per tutti gli operatori economici, privati ed aziende.
Una prima mossa, tra quelle al vaglio del governo, è l’istituzione di una garanzia pubblica, dell’ordine di qualche miliardo di euro, a supporto delle banche che hanno deciso di rispondere alle esigenze di liquidità degli operatori economici alle prese con l’emergenza Coronavirus.
Il supporto statale, tuttavia, sarà legato alle moratorie sui finanziamenti che sono già state avviate, anche a seguito dell’accordo annunciato da ABI e dalle associazioni imprenditoriali, in data sabato 7 marzo.
Il predetto accordo prevede l’estensione della possibilità di chiedere la moratoria anche per i prestiti emessi tra novembre 2018 e 31 gennaio 2020: ciò consente di sospendere, per un anno, il rimborso della quota capitale di un prestito e di allungare il piano di ammortamento, a condizione che:
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non ci siano ritardi con i pagamenti;
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il debito non sia stato soggetto a misure di revisioni di condizioni o tassi per imprese in difficoltà temporanea nei 24 mesi precedenti.
La sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti può essere chiesta fino a un anno e comunque può arrivare fino al 100% della durata residua del piano di ammortamento. Per il credito a breve termine e il credito agrario di conduzione il periodo massimo di allungamento delle scadenze è pari rispettivamente a 270 giorni e a 120 giorni.
La moratoria è applicabile alle operazioni a medio lungo termine, anche ai leasing.
In quest’ultimo caso, la sospensione riguarda la quota capitale implicita dei canoni di leasing.
È inoltre previsto che le banche, ove possibile, possano applicare misure di maggior favore.
La moratoria in oggetto può essere richiesta mediante la compilazione della modulistica messa a disposizione dall’ABI, da inoltrare direttamente all’istituto di credito con cui si intrattiene il rapporto.